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Le carie rappresentano senza alcun dubbio uno dei problemi più comuni relativi ai denti. Pur di diversa gravità, è raro che una carie – a meno che non sia stata a lungo trascurata – possa provocare la caduta o l'estrazione di un dente: di solito infatti si interviene prima, mediante le cosiddette otturazioni.

Chi ha curato delle carie diversi anni fa, sa bene che per colmare il "buco" lasciato da queste, una volta il dentista procedeva al riempimento con una miscela scura a base di argento o piombo, che ovviamente nel tempo finiva con lo scurire anche il dente sano tutto intorno. Al tempo si trattava di una soluzione efficace, ma senza dubbio assolutamente antiestetica: non di rado, infatti, capita di veder sorridere qualcuno e notare qualche zona "nera" dovuta presumibilmente alle vecchie otturazioni.

Il problema era tanto più grave se si andava a intervenire in zone particolarmente visibili, su denti come incisivi o canini, i primi a mostrarsi in una bocca che sorride.

Per fortuna oggi questo è un problema superato: il merito è delle moderne otturazioni bianche a base di compositi, materiali di un colore bianco molto simile a quello dei denti naturali, che hanno raggiunto un livello di qualità molto elevato e ormai vengono usati quotidianamente per le otturazioni, sia quelle che riguardano canini e incisivi, sia quelle che riguardano denti più nascosti ma non per questo invisibili.

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